Non è un gioco di seduzione.
Non è una difesa.
Oggi le donne indossano abiti maschili perché si sentono forti e libere.
Questo è un must della stagione autunno inverno 2018, dettato dalle passerelle.
Le donne rivogliono i pantaloni per fare omaggio agli anni ottanta, a quegli anni in cui Armani diventava Armani e nasceva il tailleur dalle grandi spalle, armatura per proteggere le donne in carriera e per comunicare il loro ruolo di manager e non di assistente.
E FUNZIONA?
Ancora oggi la donna si deve fare strada in un mondo forgiato da uomini per gli uomini.
E finisce per assomigliare sempre più a quell’idea che invece vuole combattere.
Ma distruggere uno stereotipo è tanto difficile quanto pericoloso.
Difficile perché le idee sono ancorate ad una memoria primordiale, radicata profondamente nel subconscio, pericoloso perché si corre il rischio di diventare una brutta copia di quello che si è sempre combattuto.
La forza della donna è essere donna.
Non deve continuamente comportarsi da uomo per dimostrare di essere un uomo.
Non lo è.
Ma non esserlo, non significa essere inferiore o non possedere le stesse capacità.
Significa comportarsi in modo diverso per far valere gli stessi diritti.