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Ogni giorno, quando siamo difronte all’armadio per scegliere cosa potremmo indossare, ci prepariamo ad affrontare inconsapevolmente il giudizio degli altri.

I più attenti potrebbero persino captare il tuo umore a seconda del colore scelto o del tipo di outfit che hai deciso di indossare.

E’ più forte di noi, giudichiamo senza rendercene conto e chi sostiene il contrario mente.

Certo è una questione di gusti, per me è facile ammirare una cinquantenne che sceglie stoffe naturali, magari con tagli ricercati, un occhiale non comune, piuttosto che la stessa con minigonna e calze a rete.

Per delicatezza non esprimo la mia opinione, comunque sia, ho pensato ed espresso il mio giudizio.

Esiste quindi qualcuno che ha deciso che l’abito fa il monaco, io in proposito mi permetto di avere dubbi.

Ricordo che in uno dei tanti corsi di marketing si è parlato proprio di quale fosse l’abbigliamento corretto per presentarsi agli altri: dal colloquio di lavoro, al proprio ambiente lavorativo, durante un passeggio o a una riunione.

E’ emerso che l’abito o un accessorio come l’occhiale non sono di certo elementi neutri cui non si fa caso, al contrario raccontano in pochi secondi chi sei, anche se concordo con l’idea che spesso le valutazioni sono solo frutto di uno stereotipo che ci hanno inculcato da secoli.

Tipo:

“Te la vedi la Regina Elisabetta in bermuda, t-shirt, con le snikes e un paio di occhiali a specchio che entra nel Palazzo di Westminster?”

Io no, non solo perché mai oserebbe tanto, piuttosto perché falsificherebbe la sua identità, non sarebbe più lei.

Amo follemente i talenti/artisti che, forti della loro personalità, sono estrosi come la loro arte. Sei credibile e affidabile quando sei sicuro che ciò che indossi ti rappresenta, quando non devi scimmiottare nessuno, ma sei tu, con pregi e difetti.

C’è chi sostiene che vestirsi bene influenzi l’umore, può darsi sia così, mi piacerebbe però sapere cosa significa “vestirsi bene”.

Per chi? Come? Per la società stereotipata o per se stessi?

Non è semplice dare una risposta, per cui il consiglio che mi sento di dare è questo:

prova a segnarti su un diario il tuo outfit per una settimana, compresi gli occhiali se hai più modelli, e scrivi come ti sei sentita durante la giornata.

Dopo una settimana saprai che se ti alzi di malumore e l’istinto ti spinge verso la tuta da ginnastica, fermati subito e leggi il tuo vademecum dell’abito e occhiale portafortuna.

Come minimo ti tornerà il sorriso e vedrai che la tuta starà lì buona ad attendere il tuo arrivo con la faccetta triste per non essere stata scelta.

E se per stare bene e farti sorridere bastasse indossare il tuo inseparabile occhiale?

Per me è così e ti assicuro che lo è per molte persone che hanno cambiato il loro punto di vista sulla sua funzionalità.

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Avere l’occhiale giusto per te, per il tuo stile e i tuoi colori, può influenzare il tuo stato d’animo.

Lo dimostrano i commenti di molte persone che incontro durante il mio lavoro:

“Senza i miei occhiali mi sento nuda”

“Io mi piaccio solo con gli occhiali”

Io senza i miei occhiali bianchi, mi sento triste.

Sono il mio portafortuna.

Racchiudono in sé i miei sogni, i miei ricordi e mi rendono felice.

Cercare di essere felici è un diritto di tutti e se per iniziare a esserlo, anche solo per qualche istante, basta indossare il tuo abito o occhiale preferito, credo che valga la pena provare.

Buona fortuna

Arianna Foscarini

 

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