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“Mi sono fatta consigliare degli occhiali che mi stavano malissimo, li ho presi e ho fatto una gran cazzata. Non ho saputo scegliere da sola e soprattutto non ho saputo dire: NO, grazie!

Se anche a te è capitata questa situazione, allora devi leggere l’articolo. Ti spiego come evitare di spendere soldi e ripetere lo stesso errore di Simona.

Diciamolo: ci sono commesse e “in-commesse”.

Non tutte sono uguali, c’è chi prende questo mestiere seriamente e ci sono le staggiste, le universitarie, le “nonsochelavorofare” e le improvvisate.

Ti accorgi di avere a che fare con una “in-commessa” quando entri in un negozio e la scambi per una cliente, sembra te persa nei meandri dell’indecisione.

E’ quella che si avvicina quatta quatta e ti sussurra all’orecchio una frase tipo: “Posso aiutarti” con la speranza che tu le risponda: “No, grazie do un’occhiata!”. Un regalo per lei che vedi stampato in un sorriso marpione accompagnato da un gesto impercettibile: ha messo la rottura di scatole in tasca.

Se però malauguratamente tu rispondi: “Sì, grazie. Stavo cercando un paio di occhiali per me, cosa mi consigli?” non sai in che guaio ti stai cacciando.

Certo tu hai tutti i diritti di chiedere consiglio, non hai le idee chiare e lei dovrebbe essere lì per aiutarti, ma la “in-commessa” sbuffa, dentro di sé, come un toro braccato, le stai rovinando il dolce far niente.

Ecco cosa fa la “in-commessa”:

  1. Ti squadra velocemente da cima a fondo e si fa un’idea ( sbagliata ) di te
  2. Si fionda alla parete dove anche il brand “Vedociòchevedo” è ben esposto, nel mucchio qualcosa troverà.
  3. Prima vende, prima torna al suo cazzeggio, per cui parte il cronometro dei 100 metri in 10 secondi.

Il primo paio di occhiali lo ha cannato di brutto, tu hai un viso quadrato e ti propone una forma quadrata. Ti mancano quattro stanghette e sembri il tavolo impolverato della nonna che ha buttato in cantina in attesa di essere arso nel camino.

DICI NO, questo è troppo anche per un’inesperta come te. Lo vedi benissimo che non ti stanno bene e glielo dici con gentilezza.

Il secondo paio che ti propina sono tondi di colore fluo con lenti a specchio, che neppure la zia del Kansas City durante il Cheese Festival li metterebbe mai. Ancora una volta esprimi il tuo diniego.

Passa al terzo con evidente scocciatura, punta sul classico a farfalla. Retrò, ma griffati, è sicura che farà centro.

Ti riempie di complimenti, dice che rispecchiano la tua personalità e le persone inizieranno a notarti. Li hanno fatti per te, hanno pensato proprio a te, devi prenderli.

TI HA CONVINTA

Vai alla cassa, sborsi una cifra inaudita ed esci dal negozio come fossi narcotizzata.

Eh sì, sei caduta nel tranello delle “in-commesse” per la sua e non certo la tua felicità.

Girato l’angolo, 10 metri sulla destra, senti il brusio della vocina dentro di te: “Che diavolo ti è venuto in mente, questi occhiali fanno schifo e ti stanno da schifo. Che cosa hai fatto?”

COSA SA DI TE LA “IN-COMMESSA”?

Nulla, ovvio e non ha fatto niente per conoscerti.

Una cosa è certa: non deve essere tua amica una brava commessa. Quello che fa è amare il suo lavoro e cercare di entrare nei desideri ( anche quelli non espressi ) della cliente.

OSSERVARE – CHIEDERE – SODDISFARE

Una brava commessa è in grado di percepire il non detto, ritiene ogni vendita un tassello di gioia da aggiungere a fine giornata, è felice se la cliente è soddisfatta.

La commessa vera segue i consigli dei maestri stilisti, di marketing e fa corsi di crescita personale ( poi ti spiego perché servono)

QUANTE SONO COSI’?

Se nello stilare l’elenco delle commesse che hanno queste caratteristiche completi una mano vai dritta nel podio dei fortunati.

Purtroppo la maggior parte di loro fanno questo mestiere per ripiego e lo dimostrano gli store che hanno optato per il “faidate” eliminando le commesse come consigliatrici, tanto vanno e vengono come i raffreddori.

A MALI ESTREMI- ESTREMI RIMEDI

Se ti sei trovata nella stessa situazione di Simona e vuoi evitare di buttare via soldi inutilmente, provando un frustrante senso di colpa per acquisti sbagliati, questo sarà l’articolo più importante che avrai mai letto.

La soluzione per te è fare una consulenza d’immagine per occhiali, l’unico modo per prendere coscienza del tuo aspetto attraverso la tua personalità.

TI SPIEGO COSA IMPARERAI DURANTE LA CONSULENZA FOSKAP ( la prima consulenza d’immagine per occhiali )

Ti immagini come cambierebbe la tua vita se facessi una consulenza d’immagine per occhiali?

Gli amici si domanderebbero se ti sei innamorata, tuo marito potrebbe sospettare che hai un amante, le amiche ti invidierebbero senza dirtelo, tu ti guarderesti allo specchio e ti piaceresti da morire.

Tutto questo per aver fatto una consulenza d’immagine per occhiali.

Cosa stai aspettando, vuoi ancora perdere tempo?

Prenota ora, entra in Foskap, compila il modulo e prenditi il gusto di cambiare te stessa.

Arianna Foscarini

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